Sinossi
Il presente volume comprende l’edizione della parte finale del liber iurium Vetustior, cioè dei documenti redatti alle cc. 288 v. – 338 r., oltre a quella degli atti contenuti negli ultimi due fascicoli di Settimo (cc. 289 v.- 295 v.) che qui compaiono come ‘Appendice’: non derivano infatti da Vetustior – che Settimo segue fedelmente fino a c. 289 r. –, ma rappresentano l’accrescimento autonomo della raccolta più recente. Le unità documentarie corrispondono ai nn. 821-919 e 920-931 dello schema generale proposto nel volume introduttivo: si tratta quindi di due gruppi rispettivamente di 99 e di 12 documenti.
Vetustior
Lo stato attuale delle carte che ci riguardano comprese nella raccolta più antica può essere considerato buono, nonostante si sia reso necessario ricorrere, in alcuni casi, alla lampada di Wood. Le cc. 334 r. – 336 r., 338 v. – 339 sono bianche.
I documenti di Vetustior, distribuiti in sei fascicoli (tra il 37° e il 42°), solamente in due casi sono preceduti da rubriche; molti presentano annotazioni marginali coeve, talvolta incomplete a causa della rifilatura della pergamena.