Sinossi
La storia dei libri iurium genovesi pareva poggiare su basi sicure: l’intera serie conservata, che abbraccia un arco di tempo che va dal IX al XVII secolo, è distribuita in nove volumi (otto se si considera che il settimo è copia del primo) che, con i diversi duplicati (tre del primo, uno del secondo) diventano dodicil. Particolare interesse riveste, anche ai fini di questa nuova edizione, la genesi del primo. In breve: al 1229, su iniziativa del podestà Iacopo de Balduino (o Baldovini), insigne giurista bolognese2, risalirebbe il primo tentativo di riunire in un solo “corpus” la documentazione di maggiore interesse per il Comune. Il progetto, limitato alla realizzazione di un codice diplomatico delle relazioni estere, come da mandato del podestà3, venne avviato dai notai Attone Piacentino e Simone Donati e proseguito a fasi alterne, dal 1233 fino al 1254, dallo stesso Attone, da Lantelmo e da altri notai.